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La storia di Pionca

Le origini di Pionca
Il toponimo Pionca deriva da un corso d’acqua o da un ponticello su questo. “Pluncam” era il suo nome originario e sembra che così fosse chiamato l’odierno Tergola.

Pionca poggia completamente sul graticolato romano-Padovano, detto anche Cis Musonem (al di qua del fiume Muson).
Attraverso Pionca passa una strada che è stata importantissima nei secoli passati. Si tratta di via Cornara, che per molti tratti misura ancora oggi i suoi originari 20 metri di larghezza. Questa strada, di origine romana e definita anche «via Regia» o «Regina», univa il graticolato romano con quello più a nord di Acellum (Asolo), e sembra partisse da via Altinate (passante nei secoli scorsi per Camin, Tombelle e Sambruson).

Un primo accenno ufficiale a Pionca lo troviamo nel testamento del doge veneziano Giustiniano Partecipazio, risalente all’anno 829, che segna i confini delle 15 masserie lasciate ai Benedettini del Abbazia Sant’Ilario di Venezia. In quegli anni questi territori confinavano con le terre del vescovo di Treviso, con linee di confine alquanto imprecise.

Un altro riferimento a Pionca si coglie in un atto di Papa Alessandro III, che si sentì in obbligo di prendere sotto la sua protezione anche «Vineam Pluncam» (vigna Pionca), più tardi ceduta in feudo ai Peraga (famiglia).

Il patrono ci viene fatto conoscere dalla decima papale del 1297, che cita “Sant’Ambrogio di Pionca”, facente parte della Pieve di San Prosdocimo di Villanova: la parrocchia era allora retta da un non meglio precisato prete Francesco.

La storia di Pionca
Dagli archivi parrocchiali ritroviamo importanti notizie sul passato di Pionca. La più risalente riguarda la restituzione nel 1211 da parte di Jacopo da Sant’Andrea ai frati benedettini di Sant’Ilario di beni situati a Pionca e precedentemente usurpati.


Negli anni tra il 1318 e il 1326 I veronesi con Cangrande della Scala, nella loro guerra contro Padova, occuparono le campagne di Pionca. In quegli anni vi fu, tra l’altro, un violento scontro presso il ponte del Tergola a Vigonza.

Nel 1319 Pionca (con Peraga e Vigonza) subì un terribile incendio.

Nel 1388 Francesco Novello di Padova donava beni situati a Pionca (come pure a Peraga e a Mirano) ad un tale Geremia Bartolomeo detto Peragino e a Marino da Peraga.

Negli anni a cavallo tra il secolo XIV e XV si assiste alla progressiva scomparsa dei benedettini da Sant’Ilario che si ritirarono a Venezia nel convento di San Gregorio. Fino a quel tempo era un caso anomalo che beni, anche se indirettamente del dogato veneziano, venissero a trovarsi in territorio padovano (erano i tempi in cui i signori di Padova erano i Carraresi con Francesco il Vecchio e Francesco Novello da Carrara).

A seguito del matrimonio di Bolzonella da Peraga (o Balzanella, come riportato da altri, ultima erede della famiglia dei «da Peraga») con Marin Badoer, questo casato ebbe il giuspatronato sulla chiesa di Pionca, esercitandolo fino all’anno 1836.

Pionca Oggi
Tra gli anni ’90 e il 2000 il paese è passato dalla connotazione strettamente rurale ad un piccolo agglomerato urbano, sviluppandosi attorno al centro con diversi nuovi quartieri che, ospitando nuove famiglie giovani, hanno contribuito ad abbassare l’età media della popolazione.


Per quanto riguarda la parrocchia, esistono poi una serie di organismi parrocchiali quali il Consiglio Pastorale, il Consiglio per gli Affari Economici, il Comitato di gestione della Scuola Materna Parrocchiale, il Comitato di Gestione del Centro Parrocchiale, il Gruppo Missionario e il Comitato di Gestione della Polisportiva. Sono inoltre presenti due cori parrocchiali: la Schola Cantorum Sant’Ambrogio ed il Coro Primavera, che sostengono il canto della liturgia domenicale affidata nell’animazione, specialmente nei momenti forti dell’Anno Liturgico, ai vari gruppi di catechesi. Per la catechesi è seguito un progetto che prende in considerazione soprattutto il periodo della Iniziazione Cristiana che va dal Battesimo dei bambini fino alla maggiore età. In questo progetto, che è diviso in varie tappe, è previsto il coinvolgimento delle famiglie e un’attenzione alla formaizone degli educatori e degli animatori.

L’Azione Cattolica, nei suoi vari settori (ACR, 14enni, Giovanissimi, Giovani, Adulti, Coppie) svolge servizi di formazione umana e spirituale. Sono inoltre organizzate annualmente attività per i ragazzi come il Grest e i Campiscuola Parrocchiali.

E’ attivo un progetto di adozione a distanza in collaborazione con i salesiani nelle Filippine.

Stato: Italia | Regione: Veneto | Provincia: Padova | Comune: Vigonza | Coordinate: 45°27′N 11°59′E | Altitudine: 14 m s.l.m. | Nome abitanti: pionchesi | Santo patrono: Sant’Ambrogio | Pref. telefono: 049 | CAP: 35010

La storia della nostra Chiesa

L’edificazione della chiesa che oggi conosciamo risale al secondo dopoguerra Prima di tale periodo l’originaria chiesa di Pionca sorgeva nei pressi della riva destra del fiume Tergola, con fronte ad est, e tutt’intorno vi era un prato verde. Sul lato sud si stendeva il cimitero del nostro paese. L’origine di tale edificio è assai remota, essendo a conoscenza di una visita vescovile risalente al 1438.
L’edificio aveva il campanile subito a ridosso, anzi incuneato nel suo corpo a destra dell’altare maggiore, tanto che la parte inferiore serviva da sacrestia.
Fu visitata il 1° ottobre 1669 da Giacomo Vianolo vescovo di Famagosta (isola di Cipro) per conto del vescovo Barbarigo che in quel tempo era convalescente nel palazzo Ruzzini in Villanova. Poco prima del 1744 l’edificio fu riedificato a cura del suo parroco Giovanni Macciari di Murelle, in stile romanico con tre altari. Forse fu allora che il campanile fu ricostruito staccato dalla chiesa. Era piccola, ad una sola navata.

Nei primi decenni del ‘900 la chiesa risultava strutturalmente inadeguata per contenere l’accresciuta popolazione, ed era situata in una zona troppo decentratarispetto al paese. Inoltre era troppo vicina al Tergola e avere la canonica situata sulla riva opposta del fiume rappresentava un grosso disagio. Fu così che, in quegli anni, maturò l’idea di erigerne una nuova. A promuovere l’iniziativa fu il Vescovo Agostini, che nella sua visita dell’11 dicembre 1934 suggerì di edificare una nuova chiesa con la massima sollecitudine, nel luogo che era stato predisposto, evitando di fare ulteriori spese sulla vecchia che purtroppo fu demolita: alla comunità occorrevano anche quei mattoni per terminare la nuova. Il 20 ottobre 1935 il Vescovo ritorna a Pionca per la posa della prima pietra della nuova chiesa. Questo primo lavoro di costruzione venne sospeso all’altezza di un metro da terra.
Nel 1937 ci fu una seconda ripresa che portò la chiesa all’altezza di 8 metri con la copertura delle cappelle del battistero, degli altari e delle sacrestie.
Il 6 gennaio 1945 si pensa di riprendere nuovamente i lavori e portarli a termine, impresa difficile e quasi temeraria, visto che siamo verso la fine di una guerra sanguinosa e devastante.
Si tenne una riunione dei capifamiglia e si decise di raccogliere denaro per acquistare il materiale occorrente.
Finalmente il 18 marzo 1946 la nuova chiesa venne inaugurata. La forma è a croce latina, con tre porte d’ingresso; all’esterno le facciate sono abbellite da alzate architettoniche di stile moderno. Nell’anno successivo, accanto, fu eretta la nuova canonica. Il completamento dell’interno della chiesa, con soffitto, illuminazione, vetrate e decorazioni fu terminato nel 1952. Vi furono in seguito ulteriori miglioramenti e adeguamenti liturgici, e la consacrazione avvenne il 4 aprile 1970. Nel 1998 è stato rifatto completamente l’impianto di illuminazione.

Nel mese di aprile 2000 sono inziati i lavori di restauro esterno della chiesa. E’ stato fatto il risanamentodi tutto lo zoccolo perimetrale, il rifacimento dell’intonaco della facciata in marmorino, il rafforzamento di tutto l’intonaco con relativa pulizia dai muschie licheni, la posa in opera di antipiccioni e la tinteggiatura completa. La popolazione si è dimostrata generosa nel sostenere con le offerte questo grande lavoro di restauro terminato nel marzo 2001.

Dalla cronistoria depositata in archivio parrocchiale

14 maggio 1945: visita pastorale del Vescovo. Sua Eccellenza Monsignor Carlo Agostini visita per la terza volta la parrocchia.
Il Vescovo, nota il miglioramento generale della vita cristiana della popolazione. In particolare manifesta tutta la sua paterna soddisfazione per la ripresa dei lavori della chiesa nuova. Esorta all’unione, invita al sacrificio, si augura che presto la chiesa nuova sia una realtà. Ed infatti sua Eccellenza ha potuto vedere già pronto per essere messo in opera parecchio materiale.
Dal gennaio a questa parte Pionca sembra aver superato se stessa per offerte generose, per lavoro gratuito, e nel trasporto di sabbia con sacrificio, non badando ai pericoli frequenti e gravi, specie per le incursioni dei caccia nemici.
La maggior parte dei materiali è di demolizione, risultante dall’acquisto di due case bombardate in località Arcella – Padova.
Alcune travature furono acquistate da una ditta di Mejaniga.
Dopo preghiere, insistenze, viaggi a Venezia e Padova, rifiutato dagli italiani, si poté avere un buono dal comando tedesco per i travi delle catene del coperto da acquistarsi presso un magazzino di legnami di Ballò.
Poiché il materiale accumulato per terminare la chiesa nuova non fu sufficiente ed era difficile trovarne altrove si venne nella determinazione di demolire la chiesa vecchia. Fu così che la sera del 9 giugno 1945 fu trasportato il Santissimo nella sala parrocchiale preparata a Cappella.
Il 27 luglio 1945 cadde il campanile.

29 novembre 1945: il Vescovo in visita Pastorale a Codiverno viene a Pionca in forma privata a visitare i lavori della chiesa. Ammira e resta ammirato che in così breve tempo si sia compiuta una impresa si colossale. Si sta lavorando nel soffitto del coro.
18 marzo 1946: grande gioia ed entusiasmo, soddisfazione e compiacenza. Finalmente Pionca ha la sua chiesa nuova.
Accolto dal suono festoso delle campane, dall’incessante salve dei mortaretti e dalla popolazione tripudiante che gremiva il piazzale, arriva sua Eccellenza Monsignor Vescovo.
Sono a riceverlo il parroco Don Giuseppe Buggero, il vicario foraneo don Giuseppe Meggiorin, il cooperatore don Arcangelo Masetto e numerosi altri sacerdoti della vicaria e dei paesi vicini. L’eccellentissimo presule dopo aver lungamente ammirato il tempio, indossava i paramenti e procedeva alla benedizione rituale. Il canto era sostenuto dai giovani di Azione Cattolica.
Quindi il parroco rivolgeva a sua Ecc. Mons. Vescovo un indirizzo in cui rievocava la sua spirituale paternità e la corrispondenza entusiasta e generosa della popolazione. Il Vescovo rispondeva con un elevato discorso in cui dopo d’essersi congratulato con il parroco ed il cooperatore, con gli ingegneri e direttori dell’opera, con le imprese e il comitato, si felicitava con il popolo tutto per i suoi sacrifici per la nobile e santa impresa.
“Ma il tempio di pietra, che oggi si erge maestoso, visibile a distanza e dominante con la sua crocera tutta la zona circostante, è simile a quel tempio che ogni uomo custodisce in sé e che la preghiera e i santi Sacramenti amministrati nella casa di Dio rafforzano e rendono degno del Signore.
Possano, conclude il Vescovo, tutti gli abitanti di Pionca avere in questa nuova chiesa quella pace che tanto è sospirata e per la quale si offre oggi a Dio il sacro tempio, in unione con i cari reduci tornati alla famiglia”.
Seguì la cresima di 33 fanciulli.

L’oratorio di San Gaetano

Poco a nord del centro di Pionca è situato l’oratorio che fu della famiglia Badoer.
Questo oratorio dedicato a San Gaetano di Thiene fu costruito tra la fine dei 1600 e i primi anni dei 1700, ed era attiguo al palazzo dei suoi Signori proprietari.
L’oratorio risulta ricostruito nel 1758 e dal 6 novembre 1927 è di proprietà della parrocchia.
La bella chiesetta, ben proporzionata col suo campanile, ha un frontale dipinto e sormontato da tre statue; è posta in un angolo suggestivo del paese, ben visibile dalla strada principale, e sul davanti vi è un prato. All’interno si trova un altare con tre statue e un quadro su tela. Qualche decennio fa fu preso in patrocinio dall’Associazione degli ex combattenti che vi pose nel suo interno le lapidi dei caduti in guerra di Pionca.

Altre tappe significative 
30 giugno 1946
Morte del parroco don Giuseppe Buggero.
19 marzo 1947
Ingresso del nuovo parroco Don Arcangelo Masetto già cooperatore a Pionca.
1954
Viene costruito l’Asilo Infantile.
1960
Viene costruita la sala del cinema.
17 ottobre 1961
Muore Don Arcangelo Masetto per 14 anni parroco di Pionca.
30 settembre 1962
Ingresso del nuovo parroco Don Antonio Barbieri.
27 settembre 1963
Restauro del vecchio organo.
7 ottobre 1967
Don Antonio Barbieri lascia la parrocchia di Pionca per altro incarico.
15 ottobre 1967
Ingresso del nuovo parroco don Guerrino Fabbian.
novembre 1967
Inizio dei lavori per il riscaldamento della chiesa.
agosto 1969
Nuovo pavimento in marmo della chiesa e sistemazione secondo i nuovi criteri liturgici dell’altare maggiore, della sede, del battistero, dell’altare del Santissimo e dell’altare della Madonna.
16 ottobre 1977
Tetto in rame e intonaco lato SUD.
5 aprile 1970
Consacrazione della chiesa da parte del Vescovo Monsignor Girolamo Bortignon.
16 maggio 1982
Nuovo organo (inaugurato da P. Nocilli).
4 marzo 1984
Benedizione della prima pietra del nuovo campanile.
23 settembre 1984
Inaugurazione e benedizione del campanile, alto metri 45, da parte del Vescovo Filippo Franceschi.
1985
Vengono rinnovati gli impianti sportivi parrocchiali. 
30 giugno 1987
Tinteggiatura e decorazione interna della chiesa.
marzo 1990 
Ristrutturazione del Centro Parrocchiale dalla ex sala del cinema.
27 settembre 1992
Ingresso del parroco Don Claudio Bellotto dopo le dimissioni per anzianità di Don Guerrino Fabbian per 25 anni parroco di Pionca.
28 settembre 2003
Don Claudio lascia la parrocchia di Pionca per ricoprire il nuovo incarico di parroco nella parrocchia di Casale di Scodosia.
5 ottobre 2003
Ingresso del nuovo parroco don Giuseppe Cassandro.

Tutti i parroci di Pionca
Nome Permanenza
Don Alessandro Ottelli  11 agosto 1558 – 1576
Don Girolamo Palazzolo
1577 – 1610
Don Sebastiano Brillo
sconosciuta
Don Lorenzo Badoer
sconosciuta
Don Angelo Bocchino
1631 – 1676
Don Orazio Francesconi
sconosciuta
Don Angelo Caltanella
sconosciuta
Don Giovanni Battista Macciari 1724 – 1774
Don Agostino Nogara 1775 – 1807
Don Giovanni Battista De Pretto 1808 – 1832
Don Giovanni Zanini 1833 – 1835
Don Giovanni Criveletto 1836 – 1867
Don Giovanni Battista Mazzari  1868 – 1912
Don Giuseppe Buggero 1913 – 1946
Don Arcangelo Masetto 1946 – 1961
Don Antonio Barbieri 1961 – 1967
Don Guerrino Fabbian 1967 – 1992
Don Claudio Bellotto 1992 – 2003
Don Giuseppe Cassandro 2003 – ….

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